Posa in opera
REALIZZIAMO PALCHETTI IN LEGNO DI ALTA QUALITÀ IN TUTTO IL PIEMONTE, LOMBARDIA E LIGURIA
DALLA VERIFICA DEL SOTTOFONDO ALLA MESSA IN OPERA DI PAVIMENTI IN LEGNO
Subito dopo, il posatore applica tecniche e metodologie differenti a seconda del tipo di parquet da posare. Ad esempio per la posa del parquet inchiodato è necessario un sottofondo predisposto o con appositi magatelli di legno annegati nel cemento o una struttura in legno chiamato sottoparquet sul quale verranno inchiodati i singoli listoni ad incastro maschio e femmina.
I parquet flottanti presumono la stesura di un materassino fonoassorbente, che ha il compito sia di isolare da possibili fonti di umidità, sia di isolare dal rumore da calpestio. I pavimenti in legno flottanti possono, a loro volta, avere due tipi di incastro: con sistema a click o mediante incollaggio degli incastri con l’ausilio di collanti vinilici in classe D3.
Iozzia Palchetti, è al servizio dei clienti che scelgono il parquet per arredare con calore e stile la propria casa, fornisce una manodopera qualificata e altamente specializzata per la posa dei pavimenti in legno.
L’attenzione piemontese garantisce la messa in opera di parquet in modo personalizzato, magari grazie all’inserimento di quadri a disegno in multiessenza!
PARQUET E RISCALDAMENTO A PAVIMENTO CON IOZZIA PALCHETTI A TORINO
È essenziale però, in fase progettuale, adottare alcuni accorgimenti quali: prevedere una distanza tra i tubi non superiore ai 10 cm; prima della posa del parquet, azionare l’impianto di riscaldamento aumentando gradatamente la temperatura fino al raggiungimento di circa 20-25° e mantenere poi la temperatura costante per circa 15 giorni consecutivi.
Tra le specie legnose più indicate in caso di riscaldamento a pavimento ci sono: il rovere, il doussiè, il teak, il merbau e l’afrormosia. Meglio evitare essenze come l’Acero, il Pero, Faggio, Ipe’ Lapacho, Cabreuva.
POSSO METTERE IL PARQUET IN BAGNO O CUCINA?
Ci sono poi delle specie legnose più resistenti di altre come il rovere, il doussiè, il teak o iroko. Meglio sicuramente evitare essenze troppo dure come Ipe’ Cabreuva o olivo.
Naturalmente attenzione agli schizzi di acqua, ma soprattutto agli accumuli di acqua ed eccessivo vapore e alla caduta di oggetti. Siate consapevoli che con il passar del tempo il parquet potrebbe rovinarsi, cambiare colore, macchiarsi. Ma non è forse il bello del legno?
LA PULIZIA DEI PARQUET VERNICIATI
Ecco come pulire un parquet verniciato:
Premessa: il legno è rinnovabile più volte, il numero delle lamature dipende dallo spessore delle doghe e dal grado di usura del parquet.
Manutenzione ordinaria
- Rimuovere la polvere con una scopa tipo mop o con l’aspirapolvere
- Pulire il parquet con uno strofinaccio inumidito con acqua
- Periodicamente (una volta a settimana è sufficiente), pulire il parquet con detergenti specifici, sempre diluiti in acqua
Manutenzione straordinaria
- Levigatura più o meno profonda con asportazione della vernice o comunque dello strato superficiale
- Sostituzione eventuale degli elementi danneggiati o eccessivamente usurati
- Nuovo ciclo di verniciatura
CONSIGLI PRATICI
QUALCHE “TRUCCHETTO” PER MANTENERE IL PARQUET BELLO E RESISTENTE NEL TEMPO!
Posizionare sempre uno zerbino all’ingresso della casa
Arieggiare con frequenza gli ambienti
Mantenere la temperatura degli ambienti tra i 15 e i 25 °C
Mantenere l’umidità ambientale tra il 50 e il 65%
Non utilizzare prodotti aggressivi per la pulizia e la manutenzione del pavimento
Mettere sempre dei feltrini sotto le gambe di tavoli, sedie e sotto le basi dei mobili
Evitare di coprire per lungo tempo il parquet con tappeti
Evitare di versare liquidi bollenti sul pavimento
Per lavare il pavimento, non versarvi l’acqua direttamente, ma utilizzare sempre uno strofinaccio inumidito
Non usare mai gli stessi panni per pulire altre superfici (marmo, ceramica, ecc.)
Proteggere sempre il parquet con un telo in caso di lavori di ristrutturazione o imbiancatura